domenica 31 maggio 2009

Recensione del libro "Undici Minuti"


Titolo: Undici Minuti
Autore: Paulo Coelho
Editore: Bompiani
Prezzo: 18.00

Trama
: “Undici Minuti" racconta la storia di Maria: il sogno di una giovane ragazza brasiliana che, seguendo il miraggio di una vita più felice, dopo avere conosciuto un impresario teatrale sulla spiaggia di Rio de Janeiro, accetta di trasferirsi a Ginevra per intraprendere la carriera di ballerina di samba. Purtroppo non riuscirà a realizzare il suo progetto e finirà presto in un night club di Rue de Berne, il quartiere a luci rosse di Ginevra. Con l'ingenuo cinismo di chi non ha ancora conosciuto l'amore, Maria eserciterà la prostituzione non solo per sopravvivere e recuperare il denaro necessario per tornare in Brasile e comprare un'azienda agricola, ma anche per conoscere appieno il mondo e l'anima delle persone.
«Il mio obiettivo è comprendere l'amore», scrive la protagonista tra le pagine del suo diario: cercherà di farlo sforzandosi di cogliere l'essenza del sentimento, attraverso la lente di fugaci appuntamenti che la sua attività le impone.

Gli "undici minuti" del titolo, rappresentano il limitato arco di tempo che Maria dedica a ciascun uomo, diventano quindi lo strumento attraverso il quale la ragazza entra in contatto con l'anima degli sconosciuti che incontra. E sarà proprio uno di questi uomini, il pittore Ralf Hart, che riuscirà a farle vivere e comprendere ciò che conta davvero, e ad aprirle le porte di una nuova consapevolezza.

Esperto narratore e fine indagatore dei segreti dell'anima, Paulo Coelho, riesce ad affrontare anche i temi più impegnativi, senza rinunciare a una narrazione scorrevole e di piacevole lettura. La passione, la magia del desiderio, i piaceri, i misteri, la spiritualità e la sacralità dell'amore sono i veri protagonisti di questo suo primo romanzo "erotico"; una storia di grande intensità emotiva, che invita alla riflessione, senza mai perdere freschezza e spontaneità.

Creare divertenti Avatar personalizzati


Popolo delle chat, forum, community etc etc..

Avete mai pensato di creare un avatar che vi assomigli, in stile cartone animato?!

Penso proprio di si; ed è per questo che voglio consigliarvi
questo sito dove potrete finalmente dar spazio alla fantasia. Come potete vedere dall'immagine, gli avatar sono semplici da creare, e basterà, una volta averlo arricchito con gli accessori più stravaganti, salvarlo semplicemente come immagine e inserirlo nei vostri siti o programmi utilizzati!
Buon divertimento!

venerdì 29 maggio 2009

I Sogni


Sigmund Schlomo Freud (Příbor, 6 maggio 1856 – Londra, 23 settembre 1939) è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo, fondatore della psicoanalisi, una delle principali correnti della moderna psicologia. Ha elaborato una teoria, secondo la quale l'inconscio esercita influssi determinanti sul comportamento e sul pensiero umano, e sulle interazioni tra individui.
Nella psicoanalisi l'impulso sessuale e le sue relazioni con l'inconscio sono alla base dei processi interpretativi.
In principio si dedicò allo studio dell'ipnosi e dell’isteria, sui quali basò alcuni principi basilari della psicoanalisi, relativi alle relazioni medico-paziente: la resistenza e il transfert, associazioni libere, lapsus e l'interpretazione dei sogni.
Uno degli elementi fondamentali della psicanalisi fu proprio lo sviluppo della tecnica della “libera associazione”, attraverso la quale Freud cercava di raccogliere informazioni sul significato latente dei sogni raccontati dai propri pazienti.
Ciò che invece scaturisce l’origine dei sogni, secondo Freud, sono i nostri desideri più nascosti (inconsci); tali desideri operano all'interno della psiche umana e durante la notte si manifestano per via della minore attività della coscienza, per cui il sogno rappresenta la soddisfazione di un desiderio spesso inaccettabile all' “Io”.
Freud distingue il contenuto manifesto, e il contenuto latente; spiega la differenza col fatto che il contenuto latente viene trasformato in modo da non risultare riconoscibile, ed eludere in questo modo la censura applicata dal “Super-Io” del soggetto sognante.


Inoltre ipotizza come il sogno tragga origine spesso da residui psichici diurni, i quali, non sarebbero in grado di portare alla formazione del sogno se non si rafforzassero con un desiderio inconscio, per lo più infantile, in grado di amplificarlo e portarlo all'attenzione della coscienza.
Per Freud vi erano una serie di leggi che regolavano la formazione del contenuto manifesto di un sogno.
Condensazione: Collegamento tra elementi che nella veglia sarebbero scollegati. Quindi ogni elemento manifesto del sogno rappresenta o può rappresentare una quantità di elementi latenti.
Spostamento: Attribuzione di un carattere di un elemento ad un altro elemento.
Drammatizzazione: Contenuti latenti del sogno sono rappresentati nel sogno manifesto tramite azioni o situazioni.
Simbolizzazione: Un elemento accettabile alla coscienza che nasconde un contenuto inaccettabile.
Freud stabilì un certo numero di simboli che considerava universali, ma ha sempre ritenuto che per dare significato al simbolo usato da una persona fosse indispensabile conoscerla bene.
Rappresentazione per l'opposto: Contenuto manifesto è l'opposto del contenuto latente. Ossia ciò che ricordiamo di un sogno è l'opposto di quello che in realtà è il nostro desiderio, consistente appunto nel contenuto latente.

I sogni sono in pratica ciò che di più profondo e misterioso c’è in noi.

Allora sognate, perché come cita Alan Drew: “I sogni sono illustrazioni dal libro che la tua anima sta scrivendo su di te.”

giovedì 28 maggio 2009

Champions League: Vince il Barcellona!


Il Barcellona vince la Champions League, battendo nella finale di Roma il Manchester United per 2-0. Gol di Eto'o e di Messi, uno per tempo.
Nei primi minuti, due conclusioni di Cristiano Ronaldo. Ma passa il Barcellona al 10' con Eto'o: servito da Iniesta, conclude con un esterno destro. I catalani gestiscono bene il possesso palla e sfiorano il raddoppio nel secondo tempo con Henry e Xavi (palo su punizione), fino a raggiungerlo al 70' con un colpo di testa di Messi su cross di Xavi.

"Vorrei fare una dedica per questa vittoria al calcio italiano e soprattutto a Paolo Maldini, un esempio per tutti. So che ha avuto qualche problema nel giorno dell'addio, ma sappia che ha l'ammirazione di tutta l'Europa, da 25 anni. La dedica mia, dei giocatori e della società è per Maldini. Se cambia idea e volesse giocare ancora un anno, può venire a farlo da noi". Così
Guardiola, ai microfoni della Rai, ha parlato dopo la conquista della Champions League. "Abbiamo iniziato male, poi il gol ci ha tranquillizzato e un pò fa piacere vincere qui a Roma. Un abbraccio a tutti gli italiani".

E' un Carles Puyol raggiante al termine della partita che ha consegnato al suo Barcellona la terza Champions League della sua storia. "Quando ero bambino - ha detto il capitano dei Blaugrana - sognavo di ripetere le gesta del dream team di Johan Crujff del 1992. E' per me un grande orgoglio avere raggiunto questo traguardo dopo avere lavorato bene per tutta la stagione".

A tutto il team del Bacrellona vanno i nostri migliori auguri, e speriamo (perchè no), che presto la "coppa dalle grandi orecchie" possa tornare a qualche club italiano.

Vi proponiamo di seguito l'Highlights della finale:

mercoledì 27 maggio 2009

Recensione del libro "La Solitudine dei Numeri Primi"

Titolo: La Solitudine dei Numeri Primi
Autore:
Paolo Giordano
Editore: Mondadori
Prezzo: 18.00

Trama:
Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi.

Vincitore del "Premio Strega" nel 2008, il libro di Paolo Giordano, (qui al suo esordio da scrittore) narra le vite parallele dei due protagonisti attraverso le vicende spesso dolorose, che ne segnano l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta.
Vi annuncio che il testo non è di facile lettura in alcuni tratti, ma se riuscirete a coglierne le sottili sfumature psicologiche, vi piacerà senz'altro!

Breve Storia del Reiki


Il nome Reiki deriva dalla pronuncia di due caratteri giapponesi che descrivono l'energia in se: "霊 rei" (significante “l'al di là” o “spirituale”) e "気 ki" (in cinese qi, significato di “energia” o “forza vitale”).
Nelle lingue occidentali, il significato di Reiki è spesso definito come Energia Vitale Universale.
La storia ebbe inizio intorno al 1870 a Kyoto, con la figura di Mikao Usui, un monaco giapponese di religione cristiana.
Usui era, oltre che monaco, anche sacerdote e, nel corso di un sermone domenicale rivolto agli studenti di una scuola cattolica, si sentì chiedere se credesse all’autenticità storica dei miracoli compiuti da Gesù e se fosse in grado di compierli anch’egli.
Ciò scatenò in Usui una profonda crisi interiore.
In seguito si mise alla ricerca di un qualunque documento della fede cristiana, che potesse indicargli qualche traccia relativa ai metodi di guarigione.
La ricerca si svolse in Giappone e negli Stati Uniti, ma non portò a nulla.
Tornato a Kyoto, si rese conto che anche il Buddha aveva compiuto guarigioni apparentemente miracolose, per cui continuò le ricerche, visitando tutti i monasteri che riusciva a raggiungere, per poter esaminare i documenti lì custoditi.
Dopo quasi dieci anni di studio, leggendo un antico testo sanscrito, trova una serie di insegnamenti, purtroppo non completi.
Decise allora di trascorrere ventuno giorni in ritiro sulla cima del monte Kurayama, pregando Dio di fornirgli la soluzione del problema.
Mikao Usui iniziò il suo ritiro, tra la preghiera, la meditazione, il digiuno e qualche canto per allietarsi un pò.
Il ventunesimo giorno vide una sfera di luce che si dirigeva verso di lui che, invece di spostarsi, fece si che lo colpisse in pieno: l’impatto trasportò la sua coscienza in un mondo di luci che gli apparvero come simboli e in un attimo si rese conto di come usare correttamente quelli trovati in precedenza.
I primi “miracoli” li fece su di lui, poi si mise a servizio gratuito dei poveri, grazie ai quali si rese conto che il Reiki non bastava da solo: l’importante era essere decisi a migliorare le proprie condizioni personali e condurre una vita onesta ed equilibrata.
Da questo momento in poi si mise in viaggio per il Giappone, dove, prestando servizio a chi realmente intendeva migliorarsi per migliorare, incontrò quello che sarebbe stato il suo successore come “Sensei” (先生 : “Maestro”) del Reiki: il Dottor Chujiro Hayashi, un ufficiale della riserva della Marina Imperiale Giapponese.
Lavorando insieme per diversi anni, nei pressi del Palazzo Imperiale, fondarono una vera e propria clinica chiamata “Shina Nomachi”, ma i trattamenti continuarono ad essere gratuiti.
Alcune cure furono specializzate e raffinate, purtroppo perdute con la Seconda Guerra Mondiale, quando la Shina Nomachi fu distrutta e i maestri morirono.
Il Reiki si diffuse ugualmente però, grazie a Hawayo Takata.
Hawayo Takata nacque da genitori di origine giapponese a Kauai, nelle isole Hawaii, il 24 dicembre del 1900.
Nel 1935, mentre si trovava in Giappone a visitare la propria famiglia di origine, le sue condizioni di salute si aggravarono improvvisamente;
soffriva di un tumore all’utero, difficilmente operabile per un enfisema polmonare derivato dall’asma che rendeva problematico il sottoporsi all’anestesia. A questo punto decisero di operarla al Maeda Hospital di Ahsaka.
Pochi giorni prima dell’intervento iniziò a percepire una voce interiore la quale le suggeriva che non era necessario farsi operare perché c’era un altro modo.
Si rivolse ai dottori che la curavano e scoprì l’esistenza del Reiki.
Visitò la Shina Nomachi e, dopo alcuni momenti di perplessità e scetticismo vi si fece ricoverare, riacquistando una perfetta salute in quattro mesi di trattamenti intensivi da parte di numerosi terapeuti.
Una volta guarita, Hawayo Takata decise di imparare la tecnica che l’aveva salvata.
In un solo anno acquisì i primi due livelli, in seguito conferì anche il terzo, il quale, oltre a poterlo praticare, offriva l’opportunità di poterlo insegnare.
Seguita alle Hawaii da Hayashi, grazie a una serie di conferenze il Reiki si diffuse.
Dopo un periodo lontani si rividero in Giappone, prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Hayashi sapeva ciò che stava per accadere e sapeva che essendo un ufficiale della Marina Imperiale, avrebbe provocato tante morti; annunciò quindi che sarebbe morto per la rottura di tre vasi sanguigni il 10 maggio 1941.
Ciò accadde davvero e di fronte ad Hawayo Takata e ad altri discepoli: Hayashi con la sola forza del pensiero si ruppe i vasi sanguigni come aveva predetto.
Prima di morire nominò Hawayo Takata nuovo Maestro Mondiale di Reiki.
Hawayo Takata tornò alle Hawaii e diffuse il Reiki negli Stati Uniti, nominando prima della sua morte (avvenuta nel 1980) ventidue Maestri, tra cui la nipote Phyllis Lei Furumoto (che insieme fondarono la American Reiki Association e successivamente la American International Reiki Association).
Non esistono prove certe di tutta questa storia.
Quel che è certo è che in Giappone nessuno conosce il Reiki.
C’è una tecnica simile chiamata “Jorei”… Come spiegare questo mistero?
Gli uomini veramente grandi preferiscono essere ricordati per il loro operato piuttosto che per il proprio nome.
Forse sarebbe più giusto accettare il Reiki per quello che è, e per quello che può donare a chi ne percepisce il VERO senso.

martedì 26 maggio 2009

"DogoCrazia" il nuovo Album dei Club Dogo


Eccola qui la copertina ufficiale del nuovo album del trio milanese.
"DogoCrazia" sarà disponibile in tutti i negozi dal 5 giugno 2009, di cui è gia stato proposto il nuovo singolo "Sgrilla". Ovviamente non mancheranno i featuring con tutta la Dogo Gang, tra cui ricordiamo Vincenzo da Via Anfossi, Deleterio e Marracash (solo per citarne alcuni). Vi presentiamo in anteprima la tracklist ufficiale:

01 - Droga Rap

02 - Sgrilla!!

03 - All’inferno

04 - Tanta roba

05 - Il mio mondo, le mie regole

06 - Brucia ancora (feat. J-Ax)

07 - Boing

08 - Meglio che morto (feat. Marracash)

09 - Richiamami domani

10 - Né fama, né soldi (feat. Terron Fabio)

11 - Gunz from Italy (feat. Kool G Rap)

12 - Amore infame

13 - Infamous Gang (feat. Infamous Mobb, Vincenzo da Via Anfossi, Montenero)

14 - Ragazzi fuori (feat. Karkadan)

15 - Sangue, Strass, Pailettes


Non ci resta quindi che attendere la data di uscita, e correre ad acquistare il disc
o!

domenica 24 maggio 2009

Piccole Curiosità sul Giappone


Il Giappone (日本/日本国, Nihon o Nippon, ufficialmente Nihon-koku o Nippon-koku) è uno stato insulare dell'Asia Orientale. Situato nell'oceano Pacifico, giace ad est di Cina, Corea e Russia, allungandosi dal mare di Okhotsk a nord fino al Mar Cinese Meridionale a sud.
Purtroppo non esistono fonti certe sulle prime origini di questo popolo. Sicuramente i giapponesi hanno adattato la loro cultura sul clima tipico, sulle forme di agricoltura imposte dal clima e dalla geografia del paese. Altri autori invece, non esitano a ipotizzare che il popolo giapponese discenda da un ceppo di ominidi distinti dal resto della razza umana.
Per approfondire, l’unico modo è leggere i libri classici della letteratura, leggeri, semplici e talvolta divertenti.
La letteratura, il teatro delle marionette (bunraku), il Kabuki (forma di teatro che commissiona la danza con la recitazione e l’arte mimica) e soprattutto la musica, sono espressioni artistiche uniche ed irresistibili.
Una caratteristica della popolazione Giapponese è che non esistono dilaganti differenze di classi sociali: appartengono quasi tutti ad un ceto medio; è omogenea etnicamente, geograficamente ed economicamente. Non include quindi minoranze etniche o linguistiche, non presenta rilevanti differenze da regione a regione, per cui i conflitti di classe tipici delle società europee sono quasi assenti.
L'individuo giapponese tenta spontaneamente di conformarsi con l'ordine delle comunità umane che lo circondano: la famiglia, la ditta, l'intera nazione: questo spiega l'alto livello di coesione sociale.
I sacrifici che il singolo è disposto a fare per il bene collettivo spiega il miracolo economico giapponese degli anni ‘60.
L'armonia è rivolta anche verso la Natura. L'individuo giapponese si adegua allo scorrere della Natura con una spontaneità sconosciuta alle culture europee. Ciò risulterebbe evidente nelle arti tradizionali giapponesi, come lo haiku o il sumie, nelle arti marziali, nello zen, tutte forme culturali il cui obiettivo è una fusione armonica tra il soggetto e il mondo circostante.
Un’altra esperienza mistica e religiosa legata all’arte è la Realizzazione dei Giardini. Questa attività permea intensamente tutta la società giapponese e dimostra quanto l’ambiente naturale sia importante per la mentalità di questo popolo.

La religione scintoista, credo ufficiale del Giappone, pone a suo fondamento il rispetto e la considerazione per ogni manifestazione naturale. Questa filosofia è alla base degli sbalorditivi giardini e delle fantastiche aiuole, come ad esempio quelle presenti nel Tempio di Ryoan-ji di Kyoto.
Il "go shinboku", infatti, è un grande albero speciale che si trova nei giardini dei templi giapponesi. Lo si mette in un festone sacro di corde di paglia che si chiama "shime nawa" e lo si adorava come un dio. "Go" è il prefisso delle parole onorifiche, "shin" significa il "dio" e "boku" indica "l'albero". Vi prego di cercarlo quando visitate i templi in Giappone.
Per quanto riguarda i rapporti personali, in Giappone, sono guidati non tanto da accordi impersonali e formali, ma da relazioni emotive dense di affettività.
In particolare sono privilegiati i rapporti verticali: tra giovane e anziano, tra novizio e esperto, tra subordinato e superiore, dove il primo offre la sua dedizione fedeltà, il secondo comprensione e paterna protezione.
L'emotività e l'empatia si rifletterebbero in una lingua che, per comunicare, privilegia il silenzio, i sottintesi, gli impliciti e le allusioni, rifuggendo le espressioni eccessivamente brusche e dirette.
La mentalità di questo popolo, tende ad unificare modelli di pensiero astratti e razionali, cercando così di afferrare la globalità delle cose.
Per quanto riguarda la lingua, il Giapponese, dal punto di vista filogenetico si considera una lingua “isolata”, per l’impossibilità di ricostruire la sua origine.
Alcune teorie ipotizzano che possa avere origini AINU (indigeni dell’isola di Hokkaido) con le lingue “Austronesiane” (dal greco “isole del sud”, Madagascar, sud est asiatico, Oceania … circa mille lingue) oppure con alcune lingue “Altaiche” (Asia Centrale e Orientale).
Le ultime due ipotesi sono le più probabili.
La lingua Giapponese fa parte delle “Lingue Flessive”, cioè si caratterizza nell’esprimere le diverse relazioni grammaticali mediante un solo suffisso.
Le parti del discorso sono cinque: sostantivo, verbo, aggettivo, avverbio, e particella. Quest’ultima categoria racchiude le definizioni italiane di preposizione, congiunzione e
interiezione.
I pronomi non esistono come categoria a sé stante, ma sono trattati come sostantivi o aggettivi.
Gli articoli sono del tutto inesistenti.
La distinzione tra comportamenti pubblici e ambito privato viene presentata come "tipicamente giapponese" proponendola con i termini "tatemae" (建前: comportamento pubblico) e "honne" (本音: convinzione personale).

Oltre alla pratica dello scintoismo in Giappone si professa il buddismo, mentre il cristianesimo costituisce un’esigua minoranza.

Vi presentiamo una serie di regole e usanze che vi permetteranno di non essere considerati sgarbati o poco rispettosi in Giappone:

- E' poco educato mangiare o bere mentre si cammina per strada.
- Non mordersi le unghie in pubblico o leccarsi le dita di fronte ai commensali.
- Nei ristoranti viene fornito un tovagliolo umido per pulirsi, ma va utilizzato solo per pulirsi le mani e non faccia e altre parti del corpo.
- In Giappone è maleducazione versarsi da bere da soli, ognuno versa all'altro.
- Se non vuoi più da bere, lascia pure il bicchiere pieno.
- E' buona norma dire "Itadakimasu" prima di mangiare e "Gochisosama deshita" appena finito il pranzo, specialmente se vi viene offerto da qualcuno.
- Quando si condivide una pietanza, bisogna prendere la propria parte e metterla sul proprio piatto prima di consumarla.
- Non fare richieste eccessive durante la preparazione del vostro pranzo, e non abbuffarsi mai.
- Non infilzare mai il cibo con le bacchette, e non usarle MAI per spingere il cibo nel piatto di un'altra persona con la parte che avete messo in bocca, usate l'altra estremità.
- Non indicare mai qualcuno usando le bacchette.
- Non lasciare mai le bacchette infilzate nel cibo.
- E' normale alzare la ciotola di riso o zuppa giapponese fino al mento per evitare di far cadere residui durante il tragitto delle bacchette fino alla bocca.
- Il cibo tradizionale giapponese viene servito in diversi piattini e ciotole, ed è normale passare da una all'altra senza prima finirle completamente.
- Mai lasciare il piatto e la tavola in disordine, piegare i tovaglioli in maniera ordinata.
- Non portarsi a casa decine di tovaglioli, bacchette, spezie da un ristorante come souvenir.
- Non mettere la salsa di soia sul riso, non è il suo scopo.
- Non mettere zucchero o latte nel the.
- Se ospitate qualcuno offritegli sempre quello di cui potrebbero aver bisogno prima che ve lo chiedano, perchè non lo faranno mai.
- Cercate di non usare mai gli stuzzicadenti.
- E' normale fare rumori quando si mangiano noodles, udon e altri piatti umidi.
- In Giappone il conto si paga di solito alla cassa e non al cameriere, non sono inoltre previste mance.
- E' considerato rude contare il resto ricevuto al ristorante.

Il sushi è la pietanza giapponese più famosa nel mondo, oltre che uno dei piatti più popolari tra i giapponesi stessi, che sono soliti gustarlo in speciali occasioni. Durante il periodo di Edo (antico nome dell’attuale Tokyo) , il termine “sushi” era riferito ai pesci marinati conservati sott'aceto. Al giorno d'oggi il sushi può essere definito come piatto che contiene riso che è stato preparato con un particolare tipo di aceto, l'aceto da sushi appunto. Ci sono molti tipi differenti di sushi. Alcuni tra i più popolari sono: NIGIRI, GUNKAN, NORIMAKI, TEMAKI, OSHIZUSHI, NARI e CHIRASHI.
Speriamo che questa piccola guida vi sia utile, se un giorno dovesse passare per il Paese del Sol Levante!

venerdì 22 maggio 2009

Recensione dell'anime "Lady Oscar"


Parliamo ora di uno dei cartoni che ha appassionato diverse generazioni di spettatori.
Come dimenticare le eroiche battaglie guidate da Oscar, capo della Guardia Reale?
Ma osserviamo più da vicino questo famosissimo anime, tratto dal manga di Riyoko Ikeda.

Trama
: "Lady Oscar" narra le vicende di Oscar François de Jarjayes, una bellissima bambina nata a Versailles, in Francia, nel 1755 (XVIII secolo).
Il padre, Generale delle Guardie Reali, rifiuta l'idea di non poter avere un erede maschio, e così decide di allevare la piccola neonata come un uomo, imponendole il nome "Oscar François".
A soli 14 anni Oscar diviene comandante delle Guardie Reali e guardia del corpo della principessa Maria Antonietta (futura Regina di Francia e moglie di Luigi XVI). Al suo fianco, sin dai primi anni d'età, ci sarà il giovane attendente André Grandier, con il ruolo di servo-protettore, anche se, farà molto più di questo.....
Col passare del tempo la giovane donna si sentirà sempre più combattuta nel suo doppio ruolo, e non riuscirà ad impedire al suo cuore di innamorarsi; incontrerà personaggi più o meno importanti, a corte e fuori; sventerà congiure contro la Famiglia Reale, incrementando il proprio valore militare.

Sullo sfondo i poveri parigini insorgono nel vedersi prosciugare i pochi averi dai capricci di un'immatura Regina e di lì a poco le tante rivolte, porteranno a quella che tutti noi conosciamo come "Rivoluzione Francese".
Oscar intanto tenta inutilmente di rinnegare per sempre il suo passato di donna, e proprio quando la sua decisione sembra inoppugnabile, il suo istinto femminile prenderà il sopravvento e la sua vita, una svolta incontrollabile.

Il manga venne pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1972 in 82 episodi usciti originariamente su Shukan Margaret (Shūeisha). Il successo fu enorme. La serie fu in seguito raccolta in nove volumi di circa duecento pagine ciascuno.

La prima edizione di Lady Oscar in dvd, attualmente in commercio in Italia, è stata prodotta da Yamato Video: comprensiva dell'audio originale giapponese e di sottotitoli che lo traducono fedelmente, contiene i 40 episodi della serie.

La serie trasmessa sulle reti italiane, ha subito molte censure, sia a livello di doppiaggio, sia a livello di veri e propri tagli nelle sequenze.
Ad esempio nella versione italiana, l'identità di Oscar non è un vero e proprio segreto; in molti la chiamano "Madamigella", quando il doppiaggio giapponese prevede "Colonnello", "Signore" o un semplice "Oscar".
Consigliamo dunque, a tutti gli appassionati di vedere (o RI-vedere) questo classico dell'animazione Made in Japan!

giovedì 21 maggio 2009

Action Figure: Freddy Krueger 12INCH


Eccola qui! Quale miglior modo per augurare buon 25° compleanno al caro vecchio Freddy?
Proprio per festeggiare l'occasione, la Mezco ha realizzato questa bellissima figura da ben 30 cm, con tanto di accessori, articolazioni e dettagli di alto livello. Il classico maglioncino a righe è in vera stoffa. Realizzata in PVC, questa bellissima statua può essere vostra a soli 52.90 €.
Sarà disponibile a partire da settembre 2009 nei migliori negozi! Non perdetela!

Action Figure: World of Warcraft. Serie 5

Per tutti gli appassionati di collezionismo, ecco qui presentata la quinta serie delle action figure di World of Warcraft. Altri tre personaggi da esibire sui propri scaffali ritraenti i protagonisti della saga del videogioco fantasy.
La serie prevede le seguenti figures:
- ALLIANCE HERO
- NIGHT ELF HUNTER
- SCOURGE GHOUL
Ogni statua è realizzata in PVC, la loro misura varia dai 17 ai 20 cm, e saranno disponibili in tutti i negozi specializzati a partire da settembre 2009.

La nuova Chiavetta USB dei Transformers



Chi ha detto che i Transformers potevano trasformasi solo in auto o camion?
Eccola qui la nuova chiavetta USB "trasformabile"; da strumento di lavoro a giocattolo e viceversa, ha una memoria di 2 GB ed è perfettamente combatibile con i sistemi operativi più comuni.

Recensione del film "The Millionaire"


Chi di voi non ha ancora sentito parlare di questo film?! Credo nessuno, e a questo proposito vorrei proporvi la recensione di questa pluri-premiata pellicola.

Trama: E' il momento della verità negli studi dello show televisivo in India "Chi vuol esser milionario?". Davanti ad un pubblico sbalordito, e sotto le abbaglianti luci dello studio, il giovane Jamal Malik, che viene dagli slum di Mumbai (Bombay), affronta l'ultima domanda, quella che potrebbe fargli vincere la somma di 20 milioni di rupie. Il conduttore dello show, Prem Kumar, non ha molta simpatia per questo concorrente venuto dal nulla. Avendo faticosamente risalito la scala sociale, provenendo lui stesso dalla strada, Prem non ama l'idea di dover dividere la ribalta del Milionario con qualcuno come lui, e rifiuta di credere che un ragazzo dei quartieri poveri possa sapere tutte le risposte. Arrestato perché sospettato di imbrogliare, Jamal viene interrogato dalla polizia. Mentre ripassa le domande una per una, inizia ad emergere la storia straordinaria della sua vita vissuta per le strade, e della ragazza che ama e che ha perduto.

Il film racconta passo passo le esperienze di vita di Jamal, dall'infanzia all'adolescenza, che lo condurranno fino alla domanda finale.
Sarà proprio l'esperienza (e perchè no, anche un pò di fortuna) a farla da padrona durante tutto il gioco a quiz.
Le musiche tipiche e i meravigliosi sfondi indiani donano al film un tocco particolare, per ossevare più da vicino una realtà che a tutti noi sembra lontana, ma che in alcune parti del mondo è ancora esistente (vedere per credere).
Vincitore di 8 premi Oscar e 4 Golden Globe, il film, solo in Italia ha realizzato un incasso al botteghino di 6 milioni di Euro, secondo i dati Cinetel.
Non mi resta dunque che augurarvi buona visione!

mercoledì 20 maggio 2009

Recensione del fumetto "Superman Red Son" di Mark Millar

Trattiamo ora uno dei più famosi personaggi di casa DC: Superman. Come tutti noi sappiamo, Spuperman, alter ego di Clark Kent, vive a Metropolis e lavora per il Daily Planet. Superman il cui vero nome è Kal-El, è arrivato sulla terra ancora in fasce, dopo che il suo pianeta di origine Kripton fu distrutto. Fu trovato dai coniugi Kent a Smallville, a bordo di una navicella atterrata proprio qui sulla terra. Venne accolto dalla coppia come un figlio e cresciuto con tanto amore. Col tempo il giovane Clark scoprì di avere super poteri e man mano che cresceva imparò a gestirli, diventando il supereroe che tutti noi ben conosciamo.
Fin qui, nulla di nuovo direte voi, ma qui c'è la sorpresa. Cosa sarebbe successo se il nostro eroe, invece di atterrare negli Stati Uniti, fosse stato ritrovato da una coppia in Ucraina in piena guerra fredda?!
A questa domanda il nostro Mark Millar è riuscito a dare una risposta, ed è proprio in "Superman Red Son" che la vostra curiosità sarà presto appagata. La realtà che tutti noi conosciamo verrà improvvisamente ribaltata, tant'è che l'Uomo d'Acciaio combatterà per l'affermazione degli ideali socialisti, sarà il braccio destro di Stalin e, al posto della famosissima "S", troveremo una splendente falce e martello! Questo mondo alternativo verrà arricchito dai personaggi classici dell'universo DC, (ovviamente nella versione opposta), come ad esempio Batman, terrorista di fama internazionale, il geniale Lex Luthor e Wonder Woman.
I disegni di Andrew Robinson, Dave Johnson e Kilian Plunkett sono curati nei minimi dettagli e la storia merita davvero di essere letta.
L'albo è disponibile in tutte le fumetterie dal 15 maggio 2009, al prezzo di 15.95 €.
Buona lettura!

Come recuperare i file cancellati con "Recuva"

A quante persone non è mai successo di eliminare qualcosa dal PC per sbaglio? Credo un pò a tutti. Niente paura, come al solito ci vengono incontro tantissime utility pronte a risolverci ogni problema. In questo caso vorrei parlarvi di "Recuva", una piccola ma potente applicazione in grado di recuperare ogni tipo di file cancellato. In pochi e semplici passaggi impareremo ad installare ed a far funzionare questo bel programmino:

1. Scarichiamo il software da questo link http://www.filehippo.com/download_recuva/
2. Clicchiamo su Download Latest Version (in alto a destra).
3. Avviamo il programma e dopo aver scelto la lingua, clicchiamo su Avanti.
4. Dopo la finestra di Benvenuto clicchiamo nuovamente su Avanti.
5. Accettiamo i termini di contratto ed impostiamo la destianazione, successivamente clicchiamo su Avanti.
6. Nelle Opzioni di Installazione spuntiamo "Cerca automaticamente gli aggiornamenti" (le altre opzioni potete anche spuntarle, ma vi consiglio di non selezionare l'ultima).
7. Installiamo il programma, e al termine clicchiamo su Fine.
8. Lanciamo il programma e clicchiamo su Next.
9. Scegliamo la tipologia del file da recuperare (immagini, musica, documenti, video o altro) e clicchiamo nuovamente su Next.
10. Nella finestra chiamata File Location scegliamo dov'era il nostro file (io vi consiglio di lasciar sempre spuntato I'M NOT SURE, per non correre il rischio che non venga trovato).
11. Clicchiamo su Next ed attendiamo che il programma finisca la sua ricerca.
12. Una volta trovati tutti i file, selezionamo quello che ci interessa, clicchiamo su Recover (in basso a destra), scegliamo infine la destinazione, ed il gioco è fatto.

Recensione del fumetto "Pluto" di Naoki Urasawa


Pluto si ispira al personaggio omonimo creato dal grande Osamu Tezuka nella serie "Tetsuwan Atom", conosciuta in Italia come "Astro Boy", ed è l'ultimo successo di Naoki Urasawa (creatore di Monster e 20th Century Boy), edito in Italia da Panini Comics.

Trama: Le vicende si svolgono in un futuro prossimo, dove essere umani e robot convivono pacificamente. La robotica ha compiuto passi da gigante, infatti spesse volte non si notano differenze tra robot ed esseri umani, e le ''macchine'' in alcuni casi, sono addirittura sposate. La tranquilla coesistenza viene interrotta quando la misteriosa morte del robot Mont Blanc viene resa nota a tutto il mondo.
Ad investigare sul misterioso crimine toccherà al detective Gesicht, personaggio dai tratti cupi e misteriosi. Sarà infatti lui a dover portar alla luce la verità sugli strani avvenimenti che stanno coinvolgendo i robot più potenti della terra.


Vincitore nel 2005 del prestigioso "Osamu Tezuka Cultural Award", e dell' "Excellence Prize" nella divisione manga del Japanese Media Arts Festival.
Elogiato e apprezzato da tutti, vi consiglio dunque la lettura di quest'ultimo capolavoro firmato Urasawa.

Il primo volume è disponibile in tutte le fumetteria dal 7 maggio 2009, al prezzo di 7.50 €, e sarà distribuito a cadenza bimestrale.

martedì 19 maggio 2009

Si parte... Recensione del libro "I Personaggi più Malvagi della Storia"


Titolo: I Personaggi più Malvagi della Storia
Autore: Shelley Kleyn, Miranda Twiss
Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: 13.90

Vi piace la storia? Avete mai pensato a come sarebbe potuta essere l'infanzia di Erode il Grande, oppure cosa portò Elisabetta Bàthory a compiere tutti quei delitti?
Se la risposta è si, allora vi consiglio la "gradevole" lettura di questo libro, che mette in risalto (alcuni) personaggi che hanno macchiato di nero le pagine della storia mondiale; da Erode, passando per Vlad l'impalatore, giungendo fino a Rasputin ed osservando Adolf Hitler e Myra Hindley. Le due autrici non risparmiano proprio nessuno e mettono molto in risalto le cattive abitudini e gli aspetti psicologici di ogni personaggio narrato. Ogni biografia vi farà ahimè anche molto riflettere.
Mentre leggerete questo saggio, sarete testimoni degli orrori che (purtroppo) gli essere umani sono capaci di commettere, in nome del potere, del denaro o di semplici deviazioni mentali.
Sicuramente non riuscirete a buttare giù in un sol boccone questo testo (anche perchè conta 578 pagine), ma è comunque una lettura consigliata a chi piace il genere, e perchè no, a chi vuole approfondire un pò di più le sue conoscenze.

Shinsekai on line!

Buon pomeriggio cari lettori, se girovagando su internet siete arrivati fin qui, vi consiglio di non tornare indietro, ma di soffermarvi almeno 5 minuti nella lettura di questo nuovo blog. "Shinsekai" (che in giapponese significa "Nuovo Mondo"), nasce dall'idea di un ragazzo e una ragazza che vogliono pubblicare in rete le proprie esperienze. In questo blog si parlerà di tutti gli argomenti possibili (come recita infatti il sottotitolo "Un Blog a 360°"), che siano le recensioni dei nuovi film in sala, i nuovi album dei vostri cantanti preferiti, ma anche consigli utili rigurdanti l'informatica, viaggi, fumetti, libri e chi più ne ha, più ne metta. Non mi resta che augurarvi buona lettura e spero che tutte le nostre proposte vi siano gradite. Ovviamente sono ben apprezzati commenti e critiche, e, per chi ne avesse voglia, può contattarci all'indirizzo blog.shinsekai@gmail.com chiedendoci qualunque tipo di aiuto o dandoci consigli per migliorare il servizio.