mercoledì 27 maggio 2009

Recensione del libro "La Solitudine dei Numeri Primi"

Titolo: La Solitudine dei Numeri Primi
Autore:
Paolo Giordano
Editore: Mondadori
Prezzo: 18.00

Trama:
Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi.

Vincitore del "Premio Strega" nel 2008, il libro di Paolo Giordano, (qui al suo esordio da scrittore) narra le vite parallele dei due protagonisti attraverso le vicende spesso dolorose, che ne segnano l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta.
Vi annuncio che il testo non è di facile lettura in alcuni tratti, ma se riuscirete a coglierne le sottili sfumature psicologiche, vi piacerà senz'altro!

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