domenica 24 maggio 2009

Piccole Curiosità sul Giappone


Il Giappone (日本/日本国, Nihon o Nippon, ufficialmente Nihon-koku o Nippon-koku) è uno stato insulare dell'Asia Orientale. Situato nell'oceano Pacifico, giace ad est di Cina, Corea e Russia, allungandosi dal mare di Okhotsk a nord fino al Mar Cinese Meridionale a sud.
Purtroppo non esistono fonti certe sulle prime origini di questo popolo. Sicuramente i giapponesi hanno adattato la loro cultura sul clima tipico, sulle forme di agricoltura imposte dal clima e dalla geografia del paese. Altri autori invece, non esitano a ipotizzare che il popolo giapponese discenda da un ceppo di ominidi distinti dal resto della razza umana.
Per approfondire, l’unico modo è leggere i libri classici della letteratura, leggeri, semplici e talvolta divertenti.
La letteratura, il teatro delle marionette (bunraku), il Kabuki (forma di teatro che commissiona la danza con la recitazione e l’arte mimica) e soprattutto la musica, sono espressioni artistiche uniche ed irresistibili.
Una caratteristica della popolazione Giapponese è che non esistono dilaganti differenze di classi sociali: appartengono quasi tutti ad un ceto medio; è omogenea etnicamente, geograficamente ed economicamente. Non include quindi minoranze etniche o linguistiche, non presenta rilevanti differenze da regione a regione, per cui i conflitti di classe tipici delle società europee sono quasi assenti.
L'individuo giapponese tenta spontaneamente di conformarsi con l'ordine delle comunità umane che lo circondano: la famiglia, la ditta, l'intera nazione: questo spiega l'alto livello di coesione sociale.
I sacrifici che il singolo è disposto a fare per il bene collettivo spiega il miracolo economico giapponese degli anni ‘60.
L'armonia è rivolta anche verso la Natura. L'individuo giapponese si adegua allo scorrere della Natura con una spontaneità sconosciuta alle culture europee. Ciò risulterebbe evidente nelle arti tradizionali giapponesi, come lo haiku o il sumie, nelle arti marziali, nello zen, tutte forme culturali il cui obiettivo è una fusione armonica tra il soggetto e il mondo circostante.
Un’altra esperienza mistica e religiosa legata all’arte è la Realizzazione dei Giardini. Questa attività permea intensamente tutta la società giapponese e dimostra quanto l’ambiente naturale sia importante per la mentalità di questo popolo.

La religione scintoista, credo ufficiale del Giappone, pone a suo fondamento il rispetto e la considerazione per ogni manifestazione naturale. Questa filosofia è alla base degli sbalorditivi giardini e delle fantastiche aiuole, come ad esempio quelle presenti nel Tempio di Ryoan-ji di Kyoto.
Il "go shinboku", infatti, è un grande albero speciale che si trova nei giardini dei templi giapponesi. Lo si mette in un festone sacro di corde di paglia che si chiama "shime nawa" e lo si adorava come un dio. "Go" è il prefisso delle parole onorifiche, "shin" significa il "dio" e "boku" indica "l'albero". Vi prego di cercarlo quando visitate i templi in Giappone.
Per quanto riguarda i rapporti personali, in Giappone, sono guidati non tanto da accordi impersonali e formali, ma da relazioni emotive dense di affettività.
In particolare sono privilegiati i rapporti verticali: tra giovane e anziano, tra novizio e esperto, tra subordinato e superiore, dove il primo offre la sua dedizione fedeltà, il secondo comprensione e paterna protezione.
L'emotività e l'empatia si rifletterebbero in una lingua che, per comunicare, privilegia il silenzio, i sottintesi, gli impliciti e le allusioni, rifuggendo le espressioni eccessivamente brusche e dirette.
La mentalità di questo popolo, tende ad unificare modelli di pensiero astratti e razionali, cercando così di afferrare la globalità delle cose.
Per quanto riguarda la lingua, il Giapponese, dal punto di vista filogenetico si considera una lingua “isolata”, per l’impossibilità di ricostruire la sua origine.
Alcune teorie ipotizzano che possa avere origini AINU (indigeni dell’isola di Hokkaido) con le lingue “Austronesiane” (dal greco “isole del sud”, Madagascar, sud est asiatico, Oceania … circa mille lingue) oppure con alcune lingue “Altaiche” (Asia Centrale e Orientale).
Le ultime due ipotesi sono le più probabili.
La lingua Giapponese fa parte delle “Lingue Flessive”, cioè si caratterizza nell’esprimere le diverse relazioni grammaticali mediante un solo suffisso.
Le parti del discorso sono cinque: sostantivo, verbo, aggettivo, avverbio, e particella. Quest’ultima categoria racchiude le definizioni italiane di preposizione, congiunzione e
interiezione.
I pronomi non esistono come categoria a sé stante, ma sono trattati come sostantivi o aggettivi.
Gli articoli sono del tutto inesistenti.
La distinzione tra comportamenti pubblici e ambito privato viene presentata come "tipicamente giapponese" proponendola con i termini "tatemae" (建前: comportamento pubblico) e "honne" (本音: convinzione personale).

Oltre alla pratica dello scintoismo in Giappone si professa il buddismo, mentre il cristianesimo costituisce un’esigua minoranza.

Vi presentiamo una serie di regole e usanze che vi permetteranno di non essere considerati sgarbati o poco rispettosi in Giappone:

- E' poco educato mangiare o bere mentre si cammina per strada.
- Non mordersi le unghie in pubblico o leccarsi le dita di fronte ai commensali.
- Nei ristoranti viene fornito un tovagliolo umido per pulirsi, ma va utilizzato solo per pulirsi le mani e non faccia e altre parti del corpo.
- In Giappone è maleducazione versarsi da bere da soli, ognuno versa all'altro.
- Se non vuoi più da bere, lascia pure il bicchiere pieno.
- E' buona norma dire "Itadakimasu" prima di mangiare e "Gochisosama deshita" appena finito il pranzo, specialmente se vi viene offerto da qualcuno.
- Quando si condivide una pietanza, bisogna prendere la propria parte e metterla sul proprio piatto prima di consumarla.
- Non fare richieste eccessive durante la preparazione del vostro pranzo, e non abbuffarsi mai.
- Non infilzare mai il cibo con le bacchette, e non usarle MAI per spingere il cibo nel piatto di un'altra persona con la parte che avete messo in bocca, usate l'altra estremità.
- Non indicare mai qualcuno usando le bacchette.
- Non lasciare mai le bacchette infilzate nel cibo.
- E' normale alzare la ciotola di riso o zuppa giapponese fino al mento per evitare di far cadere residui durante il tragitto delle bacchette fino alla bocca.
- Il cibo tradizionale giapponese viene servito in diversi piattini e ciotole, ed è normale passare da una all'altra senza prima finirle completamente.
- Mai lasciare il piatto e la tavola in disordine, piegare i tovaglioli in maniera ordinata.
- Non portarsi a casa decine di tovaglioli, bacchette, spezie da un ristorante come souvenir.
- Non mettere la salsa di soia sul riso, non è il suo scopo.
- Non mettere zucchero o latte nel the.
- Se ospitate qualcuno offritegli sempre quello di cui potrebbero aver bisogno prima che ve lo chiedano, perchè non lo faranno mai.
- Cercate di non usare mai gli stuzzicadenti.
- E' normale fare rumori quando si mangiano noodles, udon e altri piatti umidi.
- In Giappone il conto si paga di solito alla cassa e non al cameriere, non sono inoltre previste mance.
- E' considerato rude contare il resto ricevuto al ristorante.

Il sushi è la pietanza giapponese più famosa nel mondo, oltre che uno dei piatti più popolari tra i giapponesi stessi, che sono soliti gustarlo in speciali occasioni. Durante il periodo di Edo (antico nome dell’attuale Tokyo) , il termine “sushi” era riferito ai pesci marinati conservati sott'aceto. Al giorno d'oggi il sushi può essere definito come piatto che contiene riso che è stato preparato con un particolare tipo di aceto, l'aceto da sushi appunto. Ci sono molti tipi differenti di sushi. Alcuni tra i più popolari sono: NIGIRI, GUNKAN, NORIMAKI, TEMAKI, OSHIZUSHI, NARI e CHIRASHI.
Speriamo che questa piccola guida vi sia utile, se un giorno dovesse passare per il Paese del Sol Levante!

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