domenica 28 giugno 2009

Ciao Michael!


Michael Joseph Jackson nacque a Gary il 29 agosto del 1958 e purtroppo ci ha lasciati a Los Angeles, lo scorso 25 giugno.
In America era mezzogiorno, e tutto il Paese ha ascoltato in diretta l'annuncio della morte di un mito, che nel bene e nel male non ha mai lasciato indifferente l'opinione pubblica.
E’ stato un grande cantante, cantautore, ballerino, compositore, musicista, arrangiatore e produttore discografico.
Michael calcava le scene fin da bambino quando, a 5 anni, nel gruppo di famiglia i “Jackson Five” ha cominciato ad esibirsi insieme ai fratelli, e diventando subito leggenda. Iniziò la propria attività da solista nel 1971, con il singolo "Got to be there".

Nel 1979 esordì definitivamente da solista, e divenne l'artista pop di maggior successo; ciò fu dovuto principalmente a “Thriller”(1982), tuttora l'album più venduto nella storia della musica, vincitore di 8 premi Grammy.
Secondo il Guinness World Records, il cantautore ha venduto oltre 750 milioni di album, ciò lo rende di fatto l'artista solista con il maggior successo di sempre, considerato per questo il Re del Pop. In più di quarant'anni di carriera Michael Jackson ha ricevuto numerosi premi, tra cui quelli di miglior artista pop maschile del millennio ai MTV Music Awards del 2000 e di artista del secolo agli American Music Awards del 2002.

LOS ANGELES: L'improvvisa morte di Michael Jackson, avvenuta due sere fa, ha scosso enormemente non solo la sua famiglia e il suo pubblico, ma c’è da sottolineare che ogni persona ha risentito della sua scomparsa, in quanto, oltre che ad essere un grande artista, è stato unico nel suo genere, motivo per il quale è stata definita una delle più sconvolgenti avvenute negli ultimi dieci anni.
Non appena la notizia della sua morte si è diffusa sul Web, fan increduli hanno sperato per ore che si trattasse di un errore, fino alla conferma arrivata dall'ufficio di medicina legale della contea di Los Angeles. La sua morte è giunta inaspettata alla vigilia del suo grande ritorno con un tour mondiale, che sarebbe dovuto iniziare tra un mese, e aveva già fatto il tutto esaurito.
Lui stesso aveva annunciato essere l’ultimo, poiché intendeva ritirarsi dalle scene per sempre. Le ultime notizie parlano di una seconda autopsia, richiesta dai familiari, per cui dovremo attendere il responso del medico legale per accertare una volta per tutte la causa della morte di Michael Jackson.
Al momento, quella più accreditata dagli ultimi aggiornamenti della cronaca sembra essere un’iniezione di Demerol, potente antidolorifico che può provocare arresti cardiaci e che lui usava spesso. Il farmaco avrebbe dato il colpo di grazia al cantante, che già soffriva di gravi problemi fisici e a cui, secondo quanto ha rivelato il “Sun” a maggio scorso, era appena stato diagnosticato un tumore alla pelle. Non solo: le innumerevoli operazioni di chirurgia plastica cui si era sottoposto dagli anni Settanta in poi avevano non solo stravolto il suo aspetto, ma anche complicato il suo quadro clinico.
Secondo quanto racconta il “Corriere”, Jackson soffriva anche di vitiligine, malattia che gli procurava arrossamenti e alterazioni della pelle. A farlo crollare sarebbero stati anche le medicine che durante la sua vita ha assunto in grandi quantità, a partire da ansiolitici, sonniferi e antidepressivi.
Qualcuno sostiene inoltre che Michael faceva anche uso di droghe, cocaina in primis. Molti dubbi anche sulla sua sessualità, ma l’unica cosa certa è che è sempre stata una persona fragile e timida.
Atti di altruismo e solidarietà, la sua capacità di riunire il mondo intero con la musica e non solo: riusciva ad abbattere le diversità e a far crollare le barriere, tutte qualità che l’hanno reso straordinario oltre il campo artistico.
Dalla notizia della sua scomparsa centinaia di fan si sono riuniti fuori dall'Ucla Medical Center di Los Angeles, dove Jackson era stato portato d’urgenza e nonostante i tentativi dei medici di rianimarlo per più di un’ ora, il suo cuore non ha retto.

Diversi fan piangono e si abbracciano. Parole e gesti d’affetto provenienti da tutto il mondo per questo “Peter Pan”, che vivrà per sempre come il “Re del Pop” nel cuore di tutti.
Il produttore Quincy Jones, che ha lavorato con Jackson per gli album "Off The Wall", "Thriller" e "Bad", ha detto di essere "assolutamente devastato" dalla sua morte. "Ho perso un fratello e una parte della mia anima se ne è andata con lui".
Lo stesso è per tutti noi.


Addio Michael, buon viaggio!

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